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mercoledì 4 marzo 2015

EXPO 2015: COSA NE PENSA UNA PARTE DELLA POPOLAZIONE TRENTINA?

Il giorno martedì 27 settembre 2014 il Gasaloss ha ricevuto un invito a partecipare ad un tavolo di discussione sull'argomento dell'expo 2015 di Milano. Alla riunione erano presenti vari gruppi d'acquisto di zona Trento e dintorni, slowfood italia, i richiedenti terra, collettivo studentesco di Trento ed i ragazzi dei centro sociale Bruno.

Durante la giornata del 30 gennaio 2015 la Federazione Trentina di Expo ha ospitato la "giornata della sostenibilità", evento patrocinato da Expo Milano 2015, che ha visto la partecipazione dell'assessore Dallapiccola e di molte realtà agricole convenzionali dislocate sul territorio provinciale.



Si è deciso quindi di partecipare all'evento facendo controinformazione mediante un volantino mirato ad esplicare le implicazioni future del modello di sviluppo venduto dall'expo e messo in luce, in quest'occasione, sul territorio trentino.

Tanto per fare un esempio, nel programma dell'evento si presentano quali realtà virtuose (green) aziende come Granarolo, Cobiro, Unipeg..

E' partito quindi un brainstorming di informazioni ed idee riguardo all'argomento EXPO2015:

La filiera agricola promossa da expo è un' agricoltura che non prende in considerazione delle persone che vogliono autodeterminarsi sul territorio, essendo finanziato da multinazionali e pianificando la strada delle monocolture industriali, si ha come risultato la marginalizzazione dei piccoli produttori che attuano una coltivazione più eterogenea e vitale.
Il campo d'azione dell'expo riguarda: agricoltura, turismo, grandi opere, il tutto senza nessuna partecipazione della cittadinanza attiva.
Expo promuove il precariato assumendo con contratti flessibili e gonfiando i numeri della manodopera occupata. Promuove inoltre lo sfruttamento studentesco non retribuito con la tesi che questo evento creerà occupazione e sviluppo per i neolaureati e le sacche di disoccupati.
L'E. Ha attuato una cementificazione selvaggia..si stima infatti che siano andati persi più di 1000 ettari di terre fertili e per le opere edili connesse; questa opera ha avuto un costo di 11 miliardi di euro la maggior parte dei quali sono stati elargiti dalle casse dello stato, in questo modo è inevitabile il generarsi di un debito per le generazioni future.

Si ricorda che in fase di realizzazione sono stati effettuati numerosi arresti per corruzione, e probabilmente è coinvolta la mafia nella costruzione delle infrastrutture.

Annesso a questo si parla del atteggiamento di reverenza della nostra classe politica locale per EXPO 2015:

  • arruolamento delle Facoltà trentine di studenti che vadano a fare volontariato all'expo con l'inganno di esperienza di rilievo da aggiungere nel curriculum.
  • Promozione dell'evento con i termini di “vetrina importantissima per il Trentino che beneficerà di una ricaduta economica e turistica”. Non è sentito l'aspetto di agricoltura sostenibile e la tutela dei prodotti tipici del territorio (preservando quelle colture in via di estinzione).
  • Non c'è un impegno reale riguardo uno sviluppo territoriale sostenibile ma una mera operazione di immagine.
  • Il Trentino ha elargito una somma di 1,5 [milioni di euro], alla Società che ha in appalto la gestione del meeting, per poter partecipare all'evento con uno stand riservato, dove saranno presenti i grandi gruppi (melinda, mezzocorona, sant'orsola,ecc) e non le piccole realtà della provinciali.


Conclusione:
il trentino non può promuovere l'agricoltura biologica e valorizzare i prodotti locali, cavalcando l'immagine green di E., considerato le dinamiche dell'Agroindustria e le lobbies “dietro alle quinte” a tale summit, che sono all'antitesi di un modello sostenibile autentico.

Verso la parte finale dell'incontro sono emerse le possibili soluzioni/azioni al fine di “coscentizzare” la cittadinanza sull'argomento:

Valentina:
fare capire cosa intendiamo per sostenibilità nell'incontro del 30 gennaio alla federazione della cooperazione trentina.

Stefano:
il nostro obiettivo è quello di informare luci e ombre dell'E. e fornire delle alternative.
L'agricoltura trentina principalmente lavora su monocultura, con utilizzo di pesticidi!!
Noi mettiamo in campo l'argomento della sostenibilità mettendo in rete l'esperienza con percorsi alternativi quali l'orto comunitario, gas, ecc.

Membro di Trentino Arcobaleno:
se si decide di partecipare all'interno dell'evento, non farsi dettare gli argomenti dall'agenda di expo, ma proporre noi ed aprire un dibattito. Si puo anche partecipare pur facendo percepire la nostra differente posizione sul modello di sviluppo. Sviluppare una sorta di controguida sull'expo, citando tra i tanti sul precariato negli appalti di E., il consumo del territorio, gli interessi dei grandi gruppi presenti, ecc.

Francesca:
"io non sono moderata, ma in totale opposizione all' expo di Milano “...è come una piovra. Sta cercando di promuovere un'idea di mondo come prodotto ideologico di agricoltura industriale, dove saranno le multinazionali a “salvarci” dalla fame con uno sviluppo che impoverisce i terreni, le genti e la biodiversità. Sta spalancando le porte per trattati molto aggressivi verso la salvaguardia del mercato locale come il TTPI, influenzando la gente nel modo di vedere il mondo e comportarsi nel mondo.

Simone(slowfood):
rimarca che E. si annuncia come l'evento che vuole nutrire il pianeta essendo fomentato da Monsanto(ditta di sementi OGM).
Come soluzione propone: approfittiamo di questo evento per cercare di esporre le nostre idee su come si articola l'argomento della NUTRIZIONE DEL PIANETA:
- alimentazione
- cosa sta dietro all'E.(pressione del ministero dell'istruzione per studenti sfruttati, interessi dell'Agroindustria,ecc.)
- il percorso di opposizione all'E. deve essere espresso dai vari territori sul suolo nazionale alla governance nazionale.
- per esprimere il dissenso riguardo la voracità e la scorrettezza dell'E. usiamo l'arma della controinformazione invece che la contestazione e la linea dura.

Studentessa x:
è arrivata a conoscenza tramite la rete che l'E. ha in serbo un documento mediante il quale aziende come Barilla, Cocacola, Ferrero si esprimono dettando le linee guida al fine di sconfiggere la fame nel mondo, presentandolo direttamente al Segretario generale della Società delle Nazioni.(La Carta di Milano 2015).

Antonio del CSO Bruno:
propone di coalizzarci in una campagna (magari facendo una rete interregionale) per proporre i vari gruppi e realtà che operano nell'ambito della sostenibilità da tempo, in modo da essere più incisivi nel divulgare chi opera nel senso della sostenibilità agroalimentare da tempo e smascherare chi invece sfrutta la visibilità dell'evento per un fine esclusivamente d'interesse. Provare a contattare Amisnet che è una piattaforma web che promuove radio “libere” per una maggiore diffusione.



(IPOTESI) CALENDARIZZAZIONE attività COALIZIONE NOEXPO 2015:


La prima data divulgativa della coalizione trentina NOEXPO era il 30/01/2015 in occasione della giornata della sostenibilità alimentare trentina:

- gli attivisti si sono visti le porte della sala della cooperazione chiuse in faccia da un cordone di polizia, ma comunque con il motivo del rispetto della democraticità dell'evento, sono riusciti a farsi aprire e fare un volantinaggio con i volantini( che vi allego). L'intervento dell'assessore Dallapiccola come volevasi dimostrare ha dimostrato quello che in realtà temevamo: ha dato credito all'agricoltura convenzionale poiché in trentino rappresenta il 95% della produzione, mentre il biologico è al restante 5% così che la politica deve concentrare le sue risorse sul 95%. Nessun accenno ad un cambio di rotta ma puro mantenimento, semmai rafforzamento del presente.

Per lui evidentemente la sostenibilità agroalimentare c'è già....(questo tratto dalla mail che mi ha inviato Stefano del Bruno).

Il prox appuntamento per un'operazione di controinformazione è probabilmente in occasione della giornata anti-Water grabbing che è in agenda per il 15 febbraio 2015, sarebbe opportuno se riuscissimo apportare anche noi il nostro contributo con degli approfondimenti su agricoltura gas sostenibilità realtà locali ecc.