informatico un momento che ha emozionato non poco la classe 4A di Vigne. I bambini hanno potuto toccare con mano la prima stampante 3D OpenSource autocostruita nell'Alto Garda, ma è stato anche un momento per affrontare tematiche ben più ampie.
La presentazione è stata strutturata in due momenti: il primo, teorica, ha previsto una serie di slide informative riguardanti le infinite possibilità di utilizzo dell'apparecchio in questione; il secondo momento, particolarmente accattivante, ha visto l’oggetto in azione per la realizzazione di mattoncini Lego e non solo.
E’ stato spiegato dell’occasione di produrre il necessario di cui abbiamo bisogno senza intercorrere ad una sovrapproduzione, della possibilità di spedire oggetti stampabili in formato elettronico tramite e-mail da una parte all'altra del mondo per permettere la realizzazione in loco, senza quindi mobilitare trasporti importanti con aerei o navi.
L’occasione è servita anche per integrare il progetto di classe relativo all’ambiente e alle green tecnologie, toccando così anche la pratica dell’Open Source e il conseguente neo-nato progetto Open Source Ecology, ovvero lo sviluppo di progetti di macchinari eco-sostenibili a scala globale senza fini di lucro, con il solo scopo di produrre intelligentemente ed in evoluzione continua macchinari di vario tipo, collaborando anzichè competendo in modo da dirigersi verso un’autosufficienza ed indipendenza dai mercati.
Il momento clou, come era prevedibile, è stato quello pratico, ovvero quando da un’immagine sul computer si è passati alla “stampa” di oggetti tridimensionali: Lego, anellini e portachiavi.
Daniele Monetti: “Vedere lo stupore sui volti dei bambini della quarta elementare di Vigne mi ha riempito di gioia e sono rimasto colpito dal rigoroso silenzio tenutosi dall'inizio alla fine della presentazione: erano tutti interessati. Credo sia importante che sin dalle elementari si affrontino tematiche come quelle dell’open source e della tecnologia “amica”. Ringrazio l’insegnante Zambarda e l’Ic Arco per avermi invitato, è stata un’esperienza molto intensa”.
FONTE: ICA-ARCO